LA TORRE DI PORTU SCALAS A GUARDIA DI STAMPACE

 Tra le torri ancora intere della cinta medioevale della città è quella più antica: situata all'estremità sud-ovest del rione Stampace "alto", costituisce pure l'unico ingresso fortificato superstite dei tre del rione. La costruzione, sovrasta il portico che dalla Via Portoscalas immette nelle Vie Azuni e Ospedale: infatti la porta è aperta al traffico automobilistico e pedonale. E' conosciuta con vari nomi, Porta dello Sperone, Portico di S.Michele, Porta degli Alberti, ma soprattutto "Puerta Escalas", corrotto nell'attuale Via Porto Scalas, per una scalinata situata di fronte alla porta e spesso ricordata nei documenti.

Nella facciata meridionale a mezz'altezza, accanto ad una finestra alloggia un'epigrafe che ricorda la conclusione dei lavori nel marzo 1293, durante il governo di un Alberti, capitano del Comune di Cagliari.

"In nomine Domini Amen. Hoc opus fuit perfectum tempore capitaneatus domini Gratiae Alberti Capitanei Comunis et populi Castelli Castri currentibus annis MCCLXXXXIII de mense Martii".

("Nel nome del Signore Amen. Questa opera è stata completata al tempo del capitanato del nobile Grazia Alberti, capitano del Comune e del Popolo di Castello di Castro nell'anno corrente 1293 nel mese di marzo").

Quindi la torre risulta essere la prima costruita dai Pisani, precedendo di un decennio le tre grandi torri del Castello.

Alla fine del secolo XIII, il capitano Alberti ed i suoi successori si prodigarono per fortificare il Castello, nonchè i borghi di Stampace e Villanova, sorti nel frattempo: nella lapide è lo stemma gentilizio degli Alberti - tre losanghe - che si è ritrovato anche nelle mura di Villanova. La cortina muraria di Stampace aveva un perimetro di circa 840 metri dove si alternavano varie torri quadrangolari a tre piani e col lato interno aperto. Le porte, ognuna delle quali difesa da una torre, erano tre: oltre a quella dello Sperone, v'erano quelle ormai scomparse "dell'Angelo" e quella "di S.Guglielmo", ancora citate alla fine del '600. La "Porta del Angel", o di San Giorgio, si trovava all'imboccatura di questa via oggi scomparsa; ma sino al 1860 un tratto dell'arco era riconoscibile nella Piazza Yenne, all'angolo della casa Siotto (cioè, ove ora è il Banco di Roma). La Porta di San Guglielmo, o dei Cavoli, era nelle vicinanze dell'omonimo fosso, lungo la strada che dal borgo saliva alla chiesa di San Pancrazio. Anche delle mura medioevali del borgo non è rimasta alcuna traccia. Le ultime "muraglie vecchie che servono di contrasto alla suddetta torre" di Portu Scalas furono demolite nel 1788 per ampliare l'adiacente abitazione di Via Azuni. In quella occasione si raccomandò la necessità di sottomurare la torre, mancante di fondazioni solide.

Oggetto nel tempo di diverse manipolazioni, la Torre dello Sperone è priva della merlatura e incorporata nell'Ospedale Militare di S Michele; è una struttura quadrangolare 6 metri per 7, con un'altezza di 21 metri. Nella finestrella della facciata si può riconoscere un'antica feritoia. L'androne, munito di arconi all'esterno e all'interno, si svolge in discesa da Stampace al Corso Vittorio Emanuele.

Un recente restauro, completato nel 1995 dopo lungo decorso, ha liberato la torre da tutte le superfetazioni.

 

Massimo Rassu