LA CRIPTA DI S.RESTITUTA

 

Una grotta con tremila anni di storia, usata dai nuragici e rifugio dei cagliaritani sotto le bombe del '43, e' situata proprio sotto la chiesa omonima di S.Restituta (attualmente sede della Gioc) nel cuore di Stampace. Questo straordinario gioiello della Cagliari rupestre, e' da considerare fra i piu' belli monumenti in assoluto del vasto e sconosciuto patrimonio artistico della citta'.

Questa cripta e' stata sicuramente, nel corso dei secoli, un luogo di culto. Tra i vari reperti vi e' una mazza nuragica, di forma circolare forata al centro, databile intorno al 1000 a.C.. Parecchio anche il materiale punico, fenicio e romano: in particolare una colonna che farebbe pensare anche a riti fallici, e i vari reperti potrebbero comunque ricollegarsi ai riti della fertilita'. A epoca pre-cristiana risaliva un rito d'incubazione in auge sino a qualche decennio fa, nel quale i bambini ammalatisi di vaiolo venivano tenuti per una notte e liberati dopo essersi rotolati nella terra della grotta. Probabilmente, nel 400 d.C. la cripta divenne un luogo di culto cristiano, forse sede di un monastero. Lo testimoniano uno splendido affresco, miracolosamente rimasto intatto sulla parete rocciosa, di un maestoso S.Giovanni Battista benedicente. Ma soprattuttuo una statua di S.Restituta del V secolo: potrebbe essere arrivata a Cagliari insieme alle spoglie di S.Agostino, vescovo di Ippona, portate da Fulgenzio e dai vescovi africani cacciati da Trasamondo. Si tratterebbe di Restituta madre di S.Eusebio, vescovo di Vercelli, i cui culti si fondono. Secondo la leggenda, nella cripta di S.Restituta sarebbe stata custodita anche la statua della Madonna di Giosafat, attualmente in Cattedrale, uno dei tre simulacri della Madonna trovati da S.Eusebio in Terrasanta e poi da lui portati a Cagliari, e ai santuari di Oropa e di Crea, in Piemonte.

Della chiesa di S.Restituta si hanno prime notizie nel 1263, quando l'arcivescovo pisano Visconti visito' la Sardegna, e quindi anche alcune chiese di Cagliari. Citata nei documenti fino al secolo XVII, iniziava da questo periodo il declino della cripta che divenne luogo di discarica pubblica. Al '600 risalgono proprio tutti gli altari presenti.

Durante la seconda guerra mondiale la grotta venne adibita a rifugio antiaereo, ritornando quasi simbolicamente a quel ruolo originario di catacomba.

La cripta ha vagamente una pianta a croce, con un'aula centrale e delle cappelle laterali disposte appunto ai quattro lati, proprio come in una chiesa bizantina. Vi si accede da una ripida scalinata, in un clima di altissima suggestione.

Come per altri spazi, vedi l'Ex-Ma o la chiesa di S.Chiara, si presenta ancora per questo santuario il problema della sua destinazione, a piu' di dieci anni dal suo restauro.

 

MASSIMO RASSU